Nell'ultima giornata di campionato, il Velasca ha trasformato il terreno di gioco in una tela d'arte, indossando una divisa ispirata a Yves Klein, il celebre artista noto per il suo iconico blu. La maglia, fornita da Le Coq Sportif, stessa sponsor tecnico del Nizza, non solo simboleggia la collaborazione tra squadre e la condivisione di valori artistici ma celebra anche la città di Nizza, crocevia di cultura e arte.

Unione tra arte e calcio: legame insolito ma profondo

Con il tempo, il Velasca ha superato i confini tra arte e calcio, dimostrando che il calcio può essere una forma d'arte elevata. Questa visione si è concretizzata in modo particolare nell'ultima partita di terza categoria, coincidente con l'anniversario della nascita di Yves Klein, il 28 aprile. Per l'occasione, le divise del Velasca sono state personalizzate con un tocco artistico unico: il duo franco-coreano 75070 ha dipinto a mano i numeri dei giocatori con vernice serigrafica dorata, e ogni maglia è stata impreziosita con un bollino lenticolare dorato che rappresenta l'aquilotto, simbolo del Nizza.

Velasca e Nizza: una distanza geografica superata dall'arte

Nonostante la distanza geografica di oltre 350 chilometri e la differenza di otto categorie calcistiche che separano il Velasca dal Nizza, il legame tra le due squadre si rafforza attraverso la condivisione del medesimo sponsor tecnico e l'impegno nell'arte. Nizza, città del movimento Fluxus e di Yves Klein, diventa così un punto di incontro ideale per celebrare questi valori condivisi.

Questo evento non solo ha sottolineato il profondo legame tra il calcio e l'arte, ma ha anche dimostrato come lo sport possa essere un veicolo per l'espressione culturale e artistica, rafforzando l'identità unica di AS Velasca come squadra che osa andare oltre i limiti tradizionali del calcio.