
L’avvento della ricarica bidirezionale per le auto elettriche promette una rivoluzione nel settore energetico europeo. Secondo un nuovo studio commissionato da Transport & Environment (T&E), i veicoli elettrici non solo rappresentano una soluzione sostenibile per la mobilità, ma possono contribuire in modo significativo al fabbisogno energetico dell’Unione Europea, riducendo i costi complessivi di gestione delle reti elettriche e ottimizzando l’uso delle energie rinnovabili.
Il potenziale della tecnologia V2G: risparmio di oltre 100 miliardi in 10 anni
L’integrazione della tecnologia vehicle-to-grid (V2G), che consente alle batterie delle auto elettriche di immagazzinare e restituire energia alla rete, potrebbe generare risparmi di oltre 100 miliardi di euro tra il 2030 e il 2040. Il rapporto redatto dagli istituti Fraunhofer ISI e ISE per T&E evidenzia che l’adozione su larga scala di V2G permetterebbe alle auto elettriche di agire come “batterie su ruote”, accumulando energia nei momenti di eccesso di offerta e cedendola durante i picchi di domanda.
Andrea Boraschi, direttore di T&E Italia, afferma: «I veicoli elettrici contribuiscono già alla decarbonizzazione dei trasporti, ma il loro potenziale va oltre. La ricarica bidirezionale rappresenta un’opportunità unica per ridurre la necessità di nuovi sistemi di accumulo, essenziali per lo stoccaggio di energie rinnovabili come il solare e l’eolico».
Integrazione delle energie rinnovabili e riduzione dei costi di accumulo
Oltre a ridurre il costo complessivo del sistema elettrico europeo di oltre 22 miliardi di euro all’anno entro il 2040, la ricarica bidirezionale potrebbe diminuire drasticamente il bisogno di sistemi di accumulo su larga scala per la gestione dell’energia prodotta da fonti rinnovabili. Grazie alla tecnologia V2G, si stima che entro il 2040 l’uso di veicoli elettrici come accumulatori mobili potrà ridurre del 92% il fabbisogno di impianti di accumulo energetico dedicati, consentendo una maggiore integrazione di energia solare e eolica nella rete europea.
In Italia, il risparmio annuo potenziale si aggira attorno ai 3,6 miliardi di euro, con i veicoli elettrici che potrebbero coprire fino al 47% della capacità di accumulo necessaria per la gestione dell’energia rinnovabile in eccesso.
Le auto elettriche come quarto fornitore di energia dell’UE
Se impiegati al massimo del loro potenziale, i veicoli elettrici potrebbero contribuire fino al 9% del fabbisogno energetico annuo dell’Unione Europea entro il 2040, diventando il quarto fornitore di elettricità del continente. In Italia, questa percentuale potrebbe raggiungere il 18%, rendendo i veicoli elettrici la seconda fonte di elettricità del Paese. Questo contributo energetico ridurrebbe la dipendenza da nuove infrastrutture di generazione, abbattendo i costi e migliorando l’efficienza complessiva del sistema elettrico.
Risparmio per i consumatori: fino al 52% di riduzione della bolletta elettrica
Secondo lo studio, la ricarica bidirezionale può generare un impatto diretto anche sulle finanze dei conducenti di auto elettriche, con una riduzione della bolletta elettrica annuale fino al 52%, pari a circa 780 euro, in base alle condizioni locali e alla presenza di impianti fotovoltaici domestici. La possibilità di caricare l’auto nei momenti di minore richiesta energetica, approfittando dei costi ridotti, e di cedere energia alla rete durante i picchi di domanda rappresenta una soluzione innovativa per il risparmio energetico. I sistemi di ricarica bidirezionale avranno un sovrapprezzo di circa 100 euro rispetto alle wallbox tradizionali, un costo che può essere recuperato rapidamente grazie ai risparmi generati.
Un ostacolo da superare: la mancanza di interoperabilità tra i sistemi di ricarica
Nonostante i benefici evidenti, la tecnologia V2G incontra ancora alcuni ostacoli, principalmente legati alla mancanza di standard interoperabili a livello europeo. Attualmente, i produttori di auto stanno sviluppando sia sistemi bidirezionali a corrente alternata che a corrente continua, generando problemi di compatibilità. Andrea Boraschi di T&E sottolinea l’importanza di una normativa unificata: «Il V2G potrà svilupparsi solo se tutti i veicoli elettrici saranno compatibili con tutti i sistemi di ricarica. È essenziale che i legislatori europei stabiliscano degli standard per facilitare l’adozione di questa tecnologia, a beneficio di consumatori e ambiente».
Conclusioni: verso un futuro energetico più sostenibile
L’implementazione della tecnologia V2G in Europa offre un’opportunità unica per ridurre i costi energetici e migliorare l’integrazione delle energie rinnovabili. Tuttavia, per sfruttarne appieno il potenziale, è necessario superare le sfide normative e tecnologiche. Se adottato su larga scala, il V2G potrebbe contribuire in modo determinante agli obiettivi di sostenibilità dell’UE, promuovendo una transizione energetica che vede le auto elettriche non solo come veicoli, ma come elementi chiave di una rete energetica più efficiente e pulita.
1 thought on “Auto elettriche e ricarica bidirezionale: il futuro dell’energia in Europa?”