
E–Mobility, DKV Mobility supera il milione di colonnine in Europa
L’azienda rafforza la leadership nella mobilità elettrica con una rete capillare e servizi per aziende e privati in oltre 50 paesi europei
La mobilità elettrica ha bisogno di certezze. E una delle più importanti riguarda la capillarità della rete di ricarica. DKV Mobility, piattaforma B2B leader nei servizi di mobilità, lo ha capito da tempo e oggi annuncia con orgoglio di aver superato un milione di punti di ricarica per veicoli elettrici in Europa. Un traguardo che non solo fa notizia, ma che merita di essere sottolineato con forza: perché in un continente dove spesso si parla di transizione ecologica più a parole che con i fatti, qui si fa sul serio.
Un milione di punti di ricarica: non è solo una cifra
Dal 2015 a oggi, DKV Mobility ha incrementato costantemente la propria rete, aggiungendo in media 8.000 nuovi punti di ricarica al mese. Il risultato? Una copertura quasi totale in Paesi chiave come Germania, Francia e Italia, ma anche lungo i più importanti corridoi di trasporto europei. In un contesto dove spesso gli automobilisti elettrici sono costretti a pianificare ogni spostamento con attenzione chirurgica, questa è una boccata d’ossigeno.
E i numeri sono impressionanti: oltre 789.000 carte di ricarica in circolazione e circa 755 milioni di kWh lavorati tramite ricarica nel solo 2024, equivalenti a circa cinque miliardi di chilometri percorsi a zero emissioni. Un risultato che testimonia come l’infrastruttura non sia solo sulla carta, ma stia realmente sostenendo la crescita del parco circolante elettrico.
Una strategia coerente e di lungo termine
DKV Mobility non è nuova a investimenti pionieristici: la prima DKV Card +Charge è stata lanciata nel 2015, quando in Europa si contavano appena 7.000 punti di ricarica. Oggi, la divisione elettrica dell’azienda conta oltre 300 dipendenti dedicati, a dimostrazione che qui la transizione ecologica è una missione, non una moda.
Nel 2019 l’azienda ha ampliato l’offerta con soluzioni di ricarica domestica (@home) e aziendale (@work), installando oltre 10.000 wallbox in tutta Europa. Un altro passo concreto per facilitare la vita a chi sceglie l’elettrico, anche in ambito professionale.
Partnership strategiche e software intelligenti
La visione di DKV Mobility si basa su un mix di infrastruttura e tecnologia. L’acquisizione nel 2021 della olandese Greenflux, specializzata in software per la ricarica, ha segnato un punto di svolta. Grazie a questa operazione, l’azienda è ora in grado di offrire soluzioni intelligenti e scalabili per la gestione delle flotte elettriche, uno dei segmenti più promettenti (e sfidanti) della mobilità sostenibile.
La svolta è proseguita nel 2024 con l’ingresso in Smartlab, società tedesca leader nell’aggregazione e fatturazione dei sistemi di ricarica. Una mossa che consolida il ruolo di DKV Mobility come fornitore SaaS per la mobilità elettrica, ampliando il proprio dominio non solo fisico, ma anche digitale.
Parlano i protagonisti
Marco Berardelli, Managing Director di DKV Mobility Italy, sottolinea: «Mettiamo a disposizione la nostra rete al servizio di tutti i nostri clienti e partner che si muovono ogni giorno in Europa certi che l’elettrico sia elemento imprescindibile per diminuire le emissioni di gas serra». È un messaggio chiaro, che va in controtendenza rispetto all’immobilismo normativo italiano sul tema.
Gli fa eco Sven Mehringer, Managing Director per Energy & Vehicle Services: «La nostra missione è rendere la ricarica il più semplice e accessibile possibile». E ci riescono. Senza proclami, ma con infrastruttura, tecnologia e visione.
Il valore aggiunto per gli automobilisti italiani
Per l’Italia, dove l’infrastruttura pubblica è ancora troppo disomogenea e spesso affidata a logiche frammentate, la presenza di un player solido come DKV Mobility rappresenta un vantaggio competitivo per l’automobilista, soprattutto per chi percorre lunghi tratti, per lavoro o per vacanza.
Chi viaggia elettrico in Italia conosce bene la frustrazione di colonnine non funzionanti, app non interoperabili, sistemi di pagamento lenti o complessi. L’accesso centralizzato tramite DKV Card +Charge offre una soluzione concreta a queste criticità, evitando di doversi destreggiare tra decine di fornitori diversi. È una piccola rivoluzione silenziosa, ma fondamentale.
Un futuro sempre più elettrico? Sì, ma servono scelte coraggiose
L’esempio di DKV Mobility dimostra che la transizione ecologica si può fare, ma serve volontà, investimenti e visione di lungo periodo. Non bastano gli slogan, non bastano gli incentivi estemporanei per vendere auto elettriche. Serve un’infrastruttura solida, interoperabile, europea. Serve il coraggio di osare, come ha fatto questa azienda fin dal 2015.
E mentre in Italia ancora si discute se mettere o meno le colonnine nei condomìni, DKV Mobility dimostra che la rete si può costruire e gestire in modo efficace. Se il pubblico latita, è il privato a fare la differenza. Ma non può essere lasciato solo.
Il milione raggiunto non è un traguardo, ma una ripartenza
Superare quota un milione è un risultato storico, ma anche un nuovo punto di partenza. Il futuro della mobilità europea passa da reti affidabili, tecnologie scalabili e politiche di sostegno coerenti. DKV Mobility l’ha capito prima di altri e ha costruito una rete che oggi fa la differenza.
Chi ha a cuore l’ambiente, ma anche la libertà di movimento, oggi ha un alleato. Il messaggio che arriva da questa notizia è chiaro: l’elettrico funziona, se lo si fa funzionare. Ma serve coerenza. E in questo, DKV Mobility è un esempio da seguire.