
L’economia circolare a Milano rappresenta una nuova frontiera di sostenibilità urbana. Negli ultimi anni, la città ha adottato strategie innovative per ridurre sprechi, promuovere il riuso e valorizzare i rifiuti come risorse. Milano si conferma così una delle città italiane più attive nella transizione verso un’economia più verde e resiliente, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
Progetti di economia circolare a Milano
Diverse iniziative stanno trasformando Milano in un vero e proprio laboratorio di economia circolare. Un esempio significativo è Foody 2025, il piano per rendere il mercato agroalimentare di Milano (Mercato Ortofrutticolo) un hub sostenibile, in grado di ridurre gli sprechi alimentari attraverso la redistribuzione degli invenduti a enti caritativi.
Altro progetto rilevante è Cascina Cuccagna, uno spazio multifunzionale recuperato con materiali riciclati e oggi sede di eventi, coworking e iniziative dedicate al consumo consapevole.
Anche il progetto Re-Cig, sviluppato in collaborazione con AMSA, consente il recupero e il riciclo dei mozziconi di sigaretta, trasformandoli in acetato di cellulosa per occhiali o accessori.
Il ruolo delle imprese e delle startup
Le imprese milanesi, in particolare le startup, stanno giocando un ruolo chiave nello sviluppo dell’economia circolare a Milano. Ad esempio, Refurbed promuove la vendita di dispositivi elettronici ricondizionati, contribuendo a ridurre i rifiuti tecnologici.
Nel settore moda, WRÅD e ACBC (Anything Can Be Changed) propongono capi realizzati con materiali rigenerati, biodegradabili o privi di sostanze tossiche.
Anche la startup Teeshare promuove una moda etica e a basso impatto, attraverso il riciclo tessile e la produzione locale. Queste realtà dimostrano che è possibile conciliare innovazione, design e sostenibilità in un’ottica circolare.
Coinvolgimento dei cittadini
La transizione verso l’economia circolare a Milano coinvolge anche i cittadini, considerati parte attiva del cambiamento. Il Comune promuove attività come il Bookcrossing urbano, con la diffusione di librerie pubbliche e mobili dove scambiare libri gratuitamente.
La rete di Repair Café, spazi dove i cittadini possono imparare a riparare oggetti con l’aiuto di esperti volontari, è un esempio concreto di economia circolare sociale e partecipativa.
Un altro caso virtuoso è il progetto Milano Plastic Free, che mira a ridurre l’uso di plastica monouso attraverso la distribuzione di borracce nelle scuole e l’installazione di fontane pubbliche intelligenti.
Inoltre, grazie all’app Too Good To Go, molti ristoratori milanesi riescono a vendere a prezzi scontati il cibo che andrebbe altrimenti sprecato, coinvolgendo attivamente la cittadinanza nella lotta allo spreco alimentare.
Conclusioni: economia circolare a Milano
L’economia circolare a Milano non è solo un’idea, ma una realtà in espansione. Con l’impegno delle istituzioni, delle imprese e dei cittadini, la città si sta affermando come modello di sostenibilità urbana. Dai mercati comunali al mondo della moda, dai servizi pubblici alle startup innovative, Milano dimostra che un futuro sostenibile è possibile.
Continuare su questa strada significa costruire una città più giusta, verde e creativa, dove le risorse non vengono sprecate, ma valorizzate in un ciclo virtuoso di innovazione e responsabilità.