
Quando si parla di inquinamento legato ai veicoli a motore, si pensa immediatamente alle emissioni dei gas di scarico. Tuttavia, esiste un’altra fonte di particolato altrettanto dannosa: l’inquinamento dovuto dai freni. L’usura delle pastiglie e dei dischi dei freni rilascia particelle fini nell’aria, contribuendo in modo significativo alla presenza di polveri sottili nell’ambiente.
Uno studio dell’Università di Southampton ha evidenziato che alcune tipologie di pastiglie dei freni rilasciano particelle di particolato (PM) particolarmente dannose per le cellule polmonari umane, persino più pericolose rispetto a quelle prodotte dai motori diesel. La causa principale è la presenza di metalli pesanti, in particolare il rame, che può avere effetti tossici sulla salute.
Inquinamento da freni anche per le auto elettriche
Questo fenomeno sta diventando un tema di crescente importanza con la diffusione su larga scala delle auto elettriche: sebbene questi veicoli non producano emissioni dirette dai gas di scarico, continuano comunque a generare inquinamento dovuto dai freni, oltre a quello derivante dall’usura degli pneumatici e delle superfici stradali. La continua abrasione di pastiglie e dischi freno rilascia particelle sottili nell’aria, contribuendo all’inquinamento atmosferico in modo significativo.
Soluzioni per ridurre il fenomeno
Per contrastare questa problematica ambientale, le case automobilistiche, insieme alle autorità ambientali e ai ricercatori del settore, stanno sviluppando soluzioni innovative volte a ridurre questo tipo di emissioni nocive. Tra le strategie in fase di studio vi sono l’impiego di materiali alternativi per le pastiglie dei freni, la progettazione di freni a minore usura e l’ottimizzazione dei sistemi di frenata rigenerativa, già presenti su molte auto elettriche, che riducono l’attrito meccanico e, di conseguenza, la dispersione di particelle inquinanti.
Affrontare in modo efficace il problema dell’inquinamento dovuto dai freni è essenziale per migliorare la qualità dell’aria, soprattutto nelle aree urbane ad alta densità di traffico, dove la concentrazione di polveri sottili può raggiungere livelli critici. Sensibilizzare l’opinione pubblica su questo aspetto meno noto dell’inquinamento automobilistico può favorire l’adozione di soluzioni più sostenibili, oltre a spingere le istituzioni a introdurre normative più stringenti per tutelare la salute pubblica e ridurre l’impatto ambientale.
Con la continua evoluzione della mobilità e la transizione verso trasporti più ecologici, diventa sempre più importante considerare non solo le emissioni dei gas di scarico, ma anche quelle provocate dall’usura dei componenti dei veicoli. Investire in tecnologie avanzate, come l’uso di materiali innovativi a basso impatto ambientale per le pastiglie dei freni e l’implementazione di sistemi frenanti più efficienti, sarà fondamentale per limitare queste emissioni invisibili ma dannose. Solo attraverso una combinazione di ricerca, regolamentazioni efficaci e maggiore consapevolezza collettiva sarà possibile ridurre in modo significativo il contributo del settore automobilistico all’inquinamento atmosferico.
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