Il talk show moderato da me, si è soffermato sugli ultimi sviluppi del dibattito relativo allo stop dei motori endotermici al 2035.

Il primo intervento è stato di Pierpaolo Biffali, Head of Powertrain Product Engineering, Iveco Group: “Stiamo sviluppando varie soluzioni con differenti propulsioni per rendere più sostenibili mezzi di lavoro che oggi non rientrano nelle limitazioni di emissioni. Tutti i mezzi devono rispondere a esigenze di riduzione di CO2”.

Parola poi a Marco Do, Direttore comunicazione e relazioni esterne di Michelin Italiana: “Michelin ha lanciato il primo pneumatico verde nel 1992, con alta percentuale di silice per ridurre significativamente la resistenza al rotolamento. Un elemento che serve ad aumentare indirettamente l’autonomia della batteria”.

Sempre in rappresentanza dei mezzi pesanti ha parlato Enrique Enrich, Presidente e Amministratore Delegato di Italscania: “Dobbiamo fare la nostra parte per ridurre l’effetto serra e lo stiamo facendo: siamo pronti con biocarburanti, biometano e abbiamo modelli elettrici, anche se questi ultimi hanno un'autonomia ridotta. Abbiamo anche ibrido plug-in e idrogeno, ma trovare l'idrogeno verde è difficile”.

Spazio poi a Camillo Piazza, Presidente di Class Onlus: “La sostenibilità non può essere imposta, deve essere desiderata. Stiamo aspettando che il mercato faccia il suo percorso. Fino a quando lo Stato offrirà incentivi, i prezzi delle auto resteranno alti. Se non ci fossero, sarebbe il mercato a far calare i prezzi, perché costa meno produrre una 500 elettrica che una con motore termico”.

Sulle novità del mercato e sui punti di forza degli e-vehicle si è soffermato Gustavo de Cicco, Fleet & Remarketing Director, Gruppo Koelliker: “Abbiamo un’offerta innovativa elettrica che viene proposta ad aziende che hanno esigenze diverse. Le aziende si stanno aprendo, fanno prove e inseriscono in flotte auto elettriche e difficilmente torneranno indietro, soprattutto quando scoprono che i vantaggi superano gli svantaggi”.

Sulle incognite della transizione all’elettrico si è soffermato Andrea Taschini, Manager Automotive: “L’80 per cento delle materie prime sono controllate dalla Cina, l’Europa non sarà in grado di essere competitiva su questo piano. Potremmo trovarci in una situazione di embargo, che con le batterie sarebbe impossibile da aggirare. Il Governo deve lavorare sugli specifici contesti e fare gli interessi dell’Italia”.

Il dibattito si è poi spostato sul nucleare con Massimiliano Tacconelli, Responsabile del Settore Nucleare del Gruppo Tosto: “Parlare di nucleare è già un successo, abbiamo superato un tabù. La produzione europea da nucleare è pari al 25 per cento. E noi ne importiamo il 12 per cento. Dobbiamo scegliere se vogliamo produrre componenti per le centrali francesi dalle quali poi acquistiamo elettricità”.