In Italia, il settore dei trasporti su terra è responsabile del 25% delle emissioni di gas serra. Di queste, il 93% è attribuibile al trasporto stradale di passeggeri e merci. Nel nostro paese, inoltre, il 45% delle autovetture sono alimentate a benzina e il 43% a diesel, secondo i dati di ANFIA, l’Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica. La domanda, dunque, sorge spontanea: quale emette meno su tutto il ciclo di vita tra un’auto elettrica o a benzina?

Auto elettrica o a benzina, lo studio di Up2You

Il team di Up2You, strartup greentech e B Corp certificata che permette alle aziende di ridurre il proprio impatto ambientale compensandone le emissioni di CO2, si è messo in moto per rispondere a questa domanda e realizzare un’interessante infografica. 

Al primo posto troviamo, come soluzione ideale, lauto elettrica alimentata con fonti rinnovabili. Potremmo passare davvero tutti all’elettrico? Affinché ciò accada, l’Italia dovrebbe aumentare di gran lunga la produzione di energia rinnovabile. Se infatti tutte le automobili fossero elettriche, la domanda nazionale di energia elettrica aumenterebbe addirittura del 35%, diventando ingestibile.

Auto a idrogeno, una soluzione di difficile attuazione 

Al secondo posto le auto a idrogeno. Una delle migliori soluzioni per l’ambiente, ma ancora di difficile attuazione. Perché i veicoli a idrogeno sono sicuramente quelli che emettono meno nella fase di utilizzo dell’automobile, ma in compenso richiedono elevate emissioni per la produzione e lo smaltimento del veicolo. E librido? Si trova solo al solo settimo posto, su otto totali...

Auto elettrica o a benzina, la dura sfida del Parlamento Europeo 

Quel che è certo è che da qualche settimana il Parlamento Europeo ha approvato laccordo sugli obblighi di riduzione delle emissioni di CO2; e, in base a questo, dal 2035 tutti i nuovi veicoli immatricolati non potranno produrre alcuna emissione. Questo vuol dire che molti dei veicoli presenti nella classifica di Up2You, come ad esempio le auto diesel e benzina, non potranno più essere vendute dal 2035. Per approfondire il tema, scaricate l’infografica di Up2You cliccando a questo link.