La serata per la presentazione di Mimo 2024 (Milano Monza Motor Show) ha visto protagonisti principali case auto, media e istituzioni politiche, che insieme al pubblico hanno dato vita ad un evento di successo. La quarta edizione dell'evento ha espresso un concept unico, rappresentando un equilibrio perfetto tra le esigenze del pubblico, dei brand automobilistici, dei mezzi di informazione e delle amministrazioni. Come la preparazione di un cocktail, ogni ingrediente di Mimo è stato sapientemente dosato per creare la formula ideale.

Gli ingredienti di Mimo 2024: emozione, sostenibilità e tecnologia

L’emozione che suscitano le hypercar e le auto da sogno, quelle dalle linee disegnati dai grandi designer e che viaggiano con motori che urlano. Le stesse che a Mimo 2024 coloreranno i paddock, i box e la pista di Formula 1.

La sostenibilità, rappresentata da tutte le più moderne alimentazioni a basse emissioni presentate dalle case automobilistiche che hanno la salvaguardia dell’ambiente in cima alla propria agenda. E quindi test drive sui percorsi speciali in Autodromo, tra i viali e le sopraelevate di modelli green come elettriche, plug-in, ibride, idrogeno e benzina, diventando il punto di incontro tra il prodotto attualmente sul mercato e un pubblico che ha bisogno di testare e conoscere le diverse possibilità a disposizione.

La tecnologia, rappresentata da quella più elevata portata in pista dalle migliori università di tutto il mondo che si sfideranno nella Indy Autonomous Challenge, la gara tra monoposto Dallara AV-23 a guida autonoma e senza pilota guidate da un software di controllo che, utilizzando sensori, supercomputer e hardware di attuazione.

A programmare i software gli studenti e i ricercatori delle più importanti università e centri di ricerca del mondo: Politecnico di Milano, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Korea Advanced Institute of Science and Technology (KAIST), Technische Universität München (TUM), e il team USA MIT-PITT-RW, ovvero Massachusetts Institute of Technology (MIT) in collaborazione con University of Pittsburgh, Rochester Institute of Technology (RIT), e University of Waterloo. Fiore all’occhiello il Politecnico di Milano, detentore del titolo vinto e festeggiato nel 2023 durante la 3ª edizione di Mimo.