Spesso si parla di Afghanistan solo per qualcosa di negativo: guerre, talebani, invasione russa (prima) e americana (poi). Un paese che offre poco, a livello culturale, ma che ora ha deciso di aprirsi al mondo dello sport in un modo netto, senza precedenti.

Lo sport in Afghanistan, pronta la svolta

Durante i decenni per le ragazze e le donne in Afghanistan è stata una lotta giocare a calcio, ma nello scorso ’8 Marzo la Federazione Afghana Calcio e il marchio sportivo danese hummel si sono unite per presentare una nuova maglietta della squadra nazionale. Creata per loro e per gli uomini.

Creato da hummel, il kit delle donne include un hijab integrato, il quale non solo aiuterà la performance delle giocatrici afghane ma permetterà loro anche di competere con le squadre internazionali di tutto il mondo. Il coraggio mostrato dalle giocatrice del team afghano, un simbolo di speranza per le donne nel mondo.

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Afghanistan, calcio, uomini e donne

Ciò mostra anche l’abilità del calcio di dare forza alle donne e unire queste due qualità che formano una parte fondamentale della missione corrente di hummel: cambiare il mondo attraverso lo sport. Lo sviluppo e creazione della maglia è stato affidato all’’ex capitano della squadra nazionale femminile, Khalida Popal, la quale è una delle donne più influenti della sua generazione in Afghanistan.

La maglia

““Per un paese come l’’Afghanistan, indossare l’’uniforme nazionale è una sorta di potere, uno strumento per dare sicurezza interiore a una donna - ha detto Popal - il calcio mi ha dato un’’identità. Io sono la persona che il calcio ha creato. Fa male quando non essere nel mio paese, però sono felice, sto ancora facendo il mio lavoro e non mi sono mai arresa. Questo è quello che conta. Nessuno dovrebbe abbandonare i proprio sogni. Se interiormente sente che ciò che sta facendo è giusto, basta continuare e non arrendersi mai”.”