Il 2023 si conclude con «Limitless» e una nuova palette di colori lanciata da PPG: «Assolutamente sì - le parole di Rodolfo Saporiti, responsabile PPG Automotive Italia - qui parliamo di colore, quindi di qualcosa di bello che rende più piacevole, più bella nostra vita. E aggiungo che il lavoro che faccio ha un aspetto estremamente piacevole che è quello di vedere i miei prodotti tutti i giorni sulle strade. Che è una fortuna che non hanno tutti».

Rodolfo Saporiti, da questo punto di vista, come sta il mercato automotive per chi, come voi, promuove colori per le carrozzerie?

«Se guardiamo il mondo automotive, quindi tutti i costruttori, c’è una grande variabilità. Ci sono costruttori che periodicamente focalizzano più l'attenzione sul colore, qualcuno che magari va a scemare, ma mediamente il colore è uno di quegli strumenti chiave per creare la brand identity, quindi l'identità di brand o per identificare un modello. Uno degli elementi chiave per qualsiasi costruttore è il colore, è per questo che è così importante per i nostri clienti avere questo tipo di supporto stilistico».

Un esempio?

«La Jeep Avenger appena lanciata. Tutti abbiamo in mente il giallo di accompagnamento, quello è il frutto del lavoro della nostra azienda».

Come si posiziona PPG nel settore?

«Siamo il leader di mercato a livello globale».

C'è qualche richiesta particolare di cui si può parlare per il futuro prossimo?

«Per definizione nel mondo automotive di futuro non si può parlare. Quindi quello che posso raccontare è che è sempre un po’ il tema di dover trovare il giusto equilibrio tra richiesta di effetti e colori innovativi che marchino in modo chiaro il brand o il modello; di solito dal centro stile del cliente spingono molto per avere effetti wow, ma bisogna immaginare tutto questo su una linee di produzione per migliaia di vetture al giorno. E quindi deve essere industrializzabile in un modo estremamente robusto. Spesso la novità e gli effetti estremi sono difficili da industrializzare in questo mondo e quindi è sempre per noi un tema di mantenere il giusto equilibrio».

In questo momento storico c'è molta attenzione a temi come la sostenibilità. C'è attenzione anche nella produzione dei colori per l'automotive a riguardo?

«Assolutamente sì. La ricerca che fa PPG è quasi esclusivamente volta a poter proporre colori che siano più sostenibili di quelli che andiamo a sostituire. E non solo sul colore, il pigmento nero che arriva dal riciclaggio degli pneumatici, ma anche in termini di ciclo di verniciatura. Abbiamo portato a casa soprattutto con alcuni costruttori dei cicli di verniciatura che hanno eliminato l'esigenza di utilizzare tre forme di cottura per la vernice; oggi se ne utilizza uno solo, un gran risultato».