La nuova iniziativa del Governo per la sostenibilità e la competitività industriale
In un momento cruciale per il settore dell’automotive, il ministro per le Imprese e il Made in Italy, Adolfo Urso, ha annunciato al #FORUMAutoMotive un’importante iniziativa: anticipare ai primi mesi del 2025 la revisione della normativa europea che prevede lo stop ai motori endotermici entro il 2035. Il ministro ha sottolineato come l’Europa si trovi a un bivio tra il raggiungimento degli obiettivi ambientali e la protezione della competitività industriale e sociale.
«Questa edizione del #FORUMAutoMotive è propizia per fare il punto sulla sostenibilità ecologica del comparto, per superare i pregiudizi ideologici, togliere i paraocchi e guardare la realtà sotto gli occhi di tutti», ha dichiarato Urso.
La crisi del settore automotive e la necessità di un cambio di rotta
Impatti della transizione ecologica sull’industria europea
Il ministro ha sottolineato la gravità della crisi che ha colpito il settore automotive negli ultimi mesi. Secondo Urso, le politiche finora adottate hanno disgiunto la tutela ambientale dallo sviluppo industriale e dalla tenuta sociale, generando uno scenario di forte vulnerabilità per l’industria automobilistica europea. Le aziende del settore si trovano a competere con i marchi cinesi, supportati da strategie aggressive, mentre le case automobilistiche europee rischiano di dover pagare oltre 15 miliardi di euro in multe se non rispettano i target di riduzione della CO₂.
«Le scelte adottate sinora si sono rivelate inadeguate e irrealizzabili», ha dichiarato Urso. «È fondamentale che l’Europa decida ora se confermare o rivedere gli obiettivi di azzeramento della CO₂ al 2035, valutando attentamente le conseguenze sociali ed economiche».
L’iniziativa “Non Paper”: una revisione anticipata al 2025
Collaborazione con la Repubblica Ceca per modifiche regolamentari
Urso ha spiegato come il Governo italiano, in collaborazione con la Repubblica Ceca, abbia promosso una proposta di revisione, denominata “Non Paper”, destinata alla Commissione Europea. Il documento mira a riesaminare la modalità di attuazione del divieto per i motori endotermici, proponendo di anticipare la revisione dal 2026 ai primi mesi del 2025.
Questa anticipazione, secondo il ministro, è essenziale per dare alle aziende europee le risorse e il supporto regolatorio necessari a competere efficacemente, riducendo lo svantaggio accumulato e mantenendo un percorso di decarbonizzazione sostenibile. «Rinviare questa decisione al 2026 significa compromettere la competitività delle nostre aziende», ha affermato Urso.
La sfida della decarbonizzazione: verso una neutralità tecnologica
Una nuova visione per raggiungere gli obiettivi climatici
Il ministro ha evidenziato l’importanza di una neutralità tecnologica che permetta di adottare soluzioni sostenibili senza penalizzare l’industria. «L’obiettivo della decarbonizzazione è sfidante, ma necessario», ha affermato Urso. «Dobbiamo riaprire il dibattito su come raggiungerlo, puntando su una visione inclusiva e su risorse significative per sostenere la domanda e l’offerta».
In questa prospettiva, Urso sostiene la necessità di adottare un approccio più flessibile che includa tutte le tecnologie, dai biocarburanti all’elettrico, senza escludere nessuna soluzione che possa contribuire a ridurre le emissioni in modo sostenibile e pragmatico.
#FORUMAutoMotive: un evento per guardare al futuro della mobilità
L’importanza di un dialogo aperto tra istituzioni e industria
Il #FORUMAutoMotive, evento organizzato dal giornalista Pierluigi Bonora, rappresenta un’importante piattaforma di confronto tra istituzioni, esperti e aziende del settore automobilistico. Urso ha sottolineato il valore di iniziative come questa, che permettono di affrontare le sfide della transizione ecologica senza compromessi ideologici.
«Eventi come il #FORUMAutoMotive sono fondamentali per discutere il futuro del settore, per garantire che l’industria automobilistica italiana ed europea possa affrontare la transizione ecologica con le giuste risorse e politiche di supporto», ha dichiarato il ministro.
Il ruolo dell’Italia nella ridefinizione delle politiche europee per l’auto
Un’azione di leadership a tutela del settore
Con la proposta di revisione, l’Italia si pone come leader nel ripensamento delle politiche europee per il settore automotive, dimostrando una visione che integra obiettivi ambientali, sostenibilità economica e protezione sociale. Secondo Urso, l’Italia è pronta a farsi promotrice di un dibattito in Europa per una transizione che sia attenta sia al clima sia alla competitività industriale.
L’iniziativa del Governo italiano, sostenuta dal “Non Paper”, cerca di riequilibrare le politiche europee, favorendo una transizione ecologica graduale e realistica che possa avvantaggiare l’intera filiera produttiva dell’automotive, mantenendo l’occupazione e riducendo gli impatti economici negativi per le famiglie e le aziende.
Conclusioni: una visione per una mobilità sostenibile e competitiva
Il discorso del ministro Urso al #FORUMAutoMotive rappresenta un punto di svolta nella discussione sulla sostenibilità del settore automobilistico in Italia e in Europa. L’annuncio di anticipare la revisione dello stop ai motori endotermici riflette la volontà di salvaguardare la competitività dell’industria europea, senza compromettere gli obiettivi ambientali.
La strada della neutralità tecnologica proposta dal ministro, unita all’impegno di rivedere le tempistiche regolamentari, potrebbe aprire nuove opportunità per il settore, favorendo un percorso di decarbonizzazione sostenibile. In un contesto di crescente concorrenza internazionale, questa iniziativa offre una prospettiva di speranza per un futuro della mobilità che sappia unire ecologia e sviluppo economico.
Link: Ministero delle Imprese e del Made in Italy – Politiche industriali e transizione ecologica