Le sfide e le opportunità della transizione verso l’elettrico richiedono un approccio coordinato tra istituzioni, imprese e consumatori.
La transizione verso la mobilità elettrica non è solo una sfida tecnologica, ma rappresenta un cambiamento sistemico che coinvolge istituzioni, imprese e consumatori. La necessità di una strategia comune è emersa chiaramente durante l’evento “Mobilità del Futuro: Percezioni, Sfide e Prospettive”, organizzato da Brugola OEB, leader nella produzione di componenti per il settore automobilistico, che ha riunito esperti del settore, rappresentanti istituzionali e giornalisti.
Questo incontro ha sottolineato quanto sia cruciale un approccio coordinato per affrontare la transizione verso una mobilità elettrica sostenibile. Jody Brugola, presidente di Brugola OEB, ha aperto l’evento con un appello a un dialogo costruttivo: «La transizione elettrica non può essere un percorso improvvisato. Serve una visione strategica condivisa, che coinvolga tutti gli attori del settore e non lasci indietro nessuno
La necessità di una roadmap chiara verso il 2035
Uno dei punti cardine del dibattito è stato l’urgenza di creare una roadmap comune per accompagnare la transizione entro il 2035, data prevista per la completa decarbonizzazione del settore automobilistico. Tuttavia, la definizione di questa roadmap deve essere il risultato di un confronto tra istituzioni, imprese e cittadini, in modo da garantire che le esigenze di tutte le parti vengano prese in considerazione.
Gian Marco Centinaio, Vicepresidente del Senato, ha sottolineato l’importanza di un approccio realistico: «Non basta fissare una data. Dobbiamo lavorare insieme per sviluppare le infrastrutture necessarie, garantire incentivi adeguati e, soprattutto, non compromettere l’occupazione e la competitività del nostro settore automobilistico.»
Il 2035 rappresenta una scadenza importante, ma per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione è fondamentale agire subito, creando le condizioni per una transizione efficace e sostenibile. Guido Guidesi, Assessore allo sviluppo economico della Regione Lombardia, ha insistito su un concetto chiave: «La transizione deve essere tecnologicamente neutrale. L’auto elettrica non può essere l’unica soluzione. Dobbiamo puntare su una pluralità di tecnologie, come biocarburanti e idrogeno, per garantire una transizione equa e sostenibile.»
Un approccio coordinato: industria e politiche pubbliche a confronto
Il dibattito ha messo in evidenza come una strategia comune non possa prescindere dalla collaborazione tra pubblico e privato. Le aziende automobilistiche devono essere incentivate a investire in innovazione e a riconvertire i propri processi produttivi, mentre le istituzioni devono garantire un contesto normativo chiaro e stabile, accompagnato da incentivi efficaci.
Michele Crisci, Presidente di UNRAE, ha evidenziato come sia essenziale garantire una transizione graduale che non penalizzi i consumatori. «La domanda di auto elettriche è in aumento, ma senza un piano chiaro per infrastrutture e incentivi rischiamo di rallentare la transizione e di lasciare indietro una parte della popolazione.»
Le politiche pubbliche devono quindi incentivare l’adozione di veicoli elettrici e, al contempo, promuovere una educazione consapevole sui vantaggi della mobilità elettrica, contrastando le informazioni distorte che spesso circolano sull’argomento.
Le infrastrutture di ricarica: un nodo cruciale per il futuro della mobilità elettrica
Un altro tema centrale è stato quello delle infrastrutture di ricarica, considerate un tassello fondamentale per il successo della mobilità elettrica. Senza un’adeguata rete di stazioni di ricarica, l’adozione dei veicoli elettrici rischia di rimanere limitata.
Secondo Dario Dell’Acqua, responsabile vendite di Lombarda Motori, uno dei dubbi principali dei consumatori riguarda proprio la disponibilità di stazioni di ricarica. «L’autonomia delle auto elettriche è in costante miglioramento, ma senza una rete di ricarica capillare e accessibile, molti consumatori sono ancora restii a fare il salto verso l’elettrico.»
Una strategia comune: più che un’opzione, una necessità
Nel corso dell’evento, è emerso chiaramente che una strategia comune è indispensabile per garantire il successo della mobilità elettrica. Gli attori del settore devono lavorare insieme per:
- Sviluppare le infrastrutture necessarie per supportare la ricarica dei veicoli elettrici.
- Promuovere la neutralità tecnologica, incentivando anche soluzioni alternative come l’idrogeno e i biocarburanti.
- Creare un contesto normativo stabile che faciliti la transizione senza penalizzare l’industria e i lavoratori.
- Educare i consumatori, contrastando le fake news e promuovendo una maggiore consapevolezza sui benefici della mobilità elettrica.
Fabio Pressi, Presidente di Motus-E, ha concluso: «Dobbiamo evitare approcci ideologici e concentrarci su soluzioni tecnologiche che garantiscano una transizione sostenibile e competitiva per l’intero settore.»