
transizione ecologica automotive
L’industria automobilistica italiana tra normative europee, tagli agli incentivi e necessità di innovazione sostenibile
Introduzione
Il 2025 rappresenta un anno cruciale per la transizione ecologica nel settore automotive. L’industria automobilistica italiana si trova al centro di una trasformazione epocale, spinta da normative europee stringenti, cambiamenti nelle politiche di incentivazione e la necessità di innovare per rimanere competitiva.
Normative europee e obiettivi di decarbonizzazione
Il Green Deal europeo e il pacchetto Fit for 55
L’Unione Europea ha delineato una serie di obiettivi ambiziosi attraverso il Green Deal europeo e il pacchetto legislativo Fit for 55. Tra questi, spicca la riduzione del 100% delle emissioni di CO₂ per le nuove autovetture e furgoni entro il 2035, con tappe intermedie che prevedono una diminuzione del 55% per le auto e del 50% per i furgoni entro il 2030 rispetto ai livelli del 2021 .
Introduzione dello standard Euro 7
A partire dal 1º luglio 2025, entrerà in vigore lo standard Euro 7, che sostituirà gli attuali Euro 6 e Euro VI per veicoli leggeri e pesanti. Questo nuovo standard imporrà limiti più severi alle emissioni di inquinanti atmosferici, come NOx e particolato, coinvolgendo anche i veicoli elettrici per quanto riguarda le emissioni da freni e pneumatici .
Politiche italiane e tagli agli incentivi
Riduzione del Fondo Automotive
La Legge di Bilancio 2025 prevede una drastica riduzione delle risorse destinate al Fondo Automotive, passando da 8,7 miliardi di euro previsti fino al 2030 a soli 450 milioni per il 2025 e 200 milioni annui fino al 2030 . Questa decisione ha suscitato preoccupazioni tra gli operatori del settore, che temono un rallentamento nella transizione ecologica e una perdita di competitività.
Fine degli incentivi per l’acquisto di auto elettriche
A partire dal 2025, l’Italia assisterà alla fine degli incentivi diretti per l’acquisto di auto elettriche. Il tradizionale Ecobonus non sarà più rinnovato dopo il 2024, con l’obiettivo di evitare che i fondi pubblici vengano utilizzati per incentivare l’acquisto di veicoli prodotti all’estero, in particolare in Cina .
Impatti sul settore e strategie di adattamento
Necessità di una visione condivisa e a lungo termine
Secondo Marco Santucci, Managing Director di Jameel Motors Italia, «la transizione ecologica nel settore automotive è già in corso ed è prima di tutto culturale. I concessionari stanno affrontando grandi cambiamenti, ma manca una visione condivisa e a lungo termine» . Per guidare efficacemente il cambiamento, è fondamentale fornire indicazioni chiare sul futuro del lavoro e investire nella riconversione delle competenze.
Sviluppo delle infrastrutture e tecnologie alternative
Il successo della transizione ecologica dipende anche dallo sviluppo di infrastrutture adeguate per la ricarica dei veicoli elettrici e dal sostegno a tecnologie alternative, come i carburanti sintetici (e-fuel). L’Unione Europea sta lavorando per accelerare la realizzazione di un’infrastruttura per la ricarica o il rifornimento di veicoli con combustibili alternativi, al fine di ridurre l’impronta di carbonio del settore dei trasporti .
Conclusioni
La transizione ecologica nel settore automotive rappresenta una sfida complessa che richiede un equilibrio tra sostenibilità ambientale, competitività industriale e tutela dell’occupazione. L’Italia deve affrontare questa trasformazione con una strategia chiara, investendo in innovazione, formazione e infrastrutture, per garantire un futuro sostenibile e competitivo per l’industria automobilistica nazionale.