
Un Paese in movimento verso la sostenibilità
Settembre 2025 segna una nuova fase della transizione ecologica dei trasporti in Italia. Il trasporto pubblico, storicamente al centro delle sfide urbane, sta diventando sempre più green, efficiente e digitale. Treni a idrogeno, autobus elettrici, metropolitane rinnovate e servizi integrati stanno rivoluzionando la mobilità collettiva, con benefici evidenti per l’ambiente e per la qualità della vita.
In questo articolo facciamo il punto sui principali progetti attivi in Italia a settembre 2025, raccontando le esperienze delle città più virtuose e gli obiettivi nazionali per i prossimi anni.
Mobilità urbana elettrica: autobus green nelle grandi città
Milano: flotta elettrica in espansione
ATM Milano continua ad ampliare la propria flotta di autobus elettrici, puntando all’obiettivo “zero diesel” entro il 2030. A settembre 2025 sono già operativi oltre 400 autobus elettrici su tutte le linee principali, con nuove colonnine di ricarica installate nei depositi di San Donato e Famagosta.
Il progetto prevede anche la formazione di conducenti e tecnici specializzati, a conferma di un investimento strutturale nel lungo periodo.
Roma: debutto degli e-bus a ricarica rapida
Nella Capitale, ATAC ha avviato una nuova fase del piano “Roma Elettrica”: da settembre, 100 nuovi e-bus a ricarica rapida entrano in servizio sulle linee periferiche. Le stazioni di ricarica rapida sono già attive a Ponte Mammolo, Laurentina e Anagnina.
Obiettivo: azzerare le emissioni di CO₂ nei quartieri meno serviti, integrando trasporto pubblico e mobilità dolce.
Torino e Bologna: l’idrogeno fa il suo ingresso
A settembre 2025, Torino e Bologna sono le prime due città italiane a introdurre autobus a idrogeno in servizio regolare. A Torino, GTT gestisce una linea sperimentale che collega Porta Susa con l’aeroporto di Caselle. A Bologna, TPER ha avviato un corridoio “green” sulla linea suburbana per San Lazzaro.
Il vantaggio? Zero emissioni allo scarico e tempi di rifornimento simili al diesel.
Ferrovie regionali green: elettrico, ibrido e idrogeno
Treni a idrogeno in Lombardia e Calabria
Trenord e Ferrovie della Calabria sono tra i primi operatori italiani a investire nei treni a idrogeno. Da settembre 2025:
- In Lombardia circolano i primi convogli H2 sulla tratta Brescia-Iseo-Edolo, con stazioni di rifornimento costruite da SNAM.
- In Calabria, è attiva la sperimentazione sulla tratta Catanzaro Lido–Crotone, con risultati promettenti in termini di consumi e affidabilità.
Queste soluzioni rappresentano un’alternativa concreta all’elettrificazione tradizionale nelle tratte minori.
Rete elettrificata in Puglia e Sicilia
Ferrovie del Sud Est (FSE) e Rete Ferroviaria Italiana (RFI) stanno completando l’elettrificazione di diverse lineesecondarie in Puglia (Bari–Putignano, Lecce–Gallipoli) e Sicilia (Palermo–Trapani via Milo). I cantieri procedono secondo i tempi previsti e i primi treni elettrici entreranno in servizio entro la fine dell’anno.
Integrazione e digitalizzazione dei servizi
Un trasporto pubblico green non è solo questione di carburanti alternativi, ma anche di efficienza, puntualità e integrazione.
Mobility as a Service (MaaS): a che punto siamo?
In città come Firenze, Milano, Napoli e Cagliari, è già attivo il progetto MaaS4Italy, che permette di pianificare, prenotare e pagare diversi mezzi pubblici – autobus, treni, tram, bike sharing – da un’unica app. Il sistema unifica i dati di trasporto e consente scelte di mobilità più consapevoli, spesso premiando le opzioni più sostenibili.
Bigliettazione contactless e pagamento digitale
Quasi tutte le grandi città italiane hanno ormai implementato la bigliettazione elettronica: a settembre 2025, oltre l’80% degli utenti del trasporto pubblico urbano può pagare direttamente con carta contactless o app, senza bisogno di biglietti cartacei. Un cambiamento che riduce i costi, gli sprechi e migliora l’esperienza utente.
Le sfide: capillarità e continuità
Nonostante i passi avanti, il trasporto pubblico green in Italia deve ancora affrontare alcune sfide importanti:
- Copertura nei piccoli centri: molte aree interne e rurali restano escluse dai progetti più innovativi.
- Continuità degli investimenti: servono fondi stabili e duraturi per trasformare le sperimentazioni in soluzioni strutturali.
- Formazione del personale: la transizione green richiede competenze tecniche nuove, sia per la manutenzione che per la gestione operativa.
Conclusione: un’Italia sempre più sostenibile
Il quadro di settembre 2025 mostra un’Italia in trasformazione. Dai bus elettrici nelle metropoli, ai treni a idrogeno nelle regioni, fino ai sistemi digitali di mobilità integrata, il trasporto pubblico sta diventando uno degli assi portanti della transizione ecologica.
È un percorso ancora in evoluzione, ma già ricco di risultati concreti. E soprattutto, è un percorso collettivo: riguarda città, istituzioni, aziende, ma anche cittadini. Scegliere di usare il trasporto pubblico green oggi significa contribuire, giorno dopo giorno, a costruire un Paese più moderno, più giusto e più pulito.