
Cosa sono i veicoli a guida autonoma?
I veicoli a guida autonoma, noti anche come self-driving cars o autonomous vehicles (AV), sono mezzi in grado di muoversi senza l’intervento umano, grazie a una combinazione di tecnologie avanzate: sensori, intelligenza artificiale, GPS, radar e software di controllo.
Il sogno di un’auto che guida da sola, una volta appannaggio della fantascienza, è oggi una realtà in fase di sperimentazione avanzata in molte città del mondo, e persino in Italia.
Come funzionano: tecnologia e livelli di autonomia
La guida autonoma si basa su un mix di tecnologie:
- Sensori LIDAR (laser a lunga distanza): mappano l’ambiente circostante in 3D.
- Telecamere ad alta risoluzione: riconoscono segnali stradali, ostacoli, pedoni.
- Radar e sonar: rilevano la distanza dagli oggetti e altri veicoli.
- Intelligenza artificiale: analizza in tempo reale i dati raccolti per prendere decisioni.
- Sistemi di posizionamento GPS avanzati: garantiscono precisione nei movimenti.
I 6 livelli di autonomia (standard SAE)
- Livello 0 – Nessuna automazione (guida completamente manuale).
- Livello 1 – Assistenza alla guida (es. cruise control adattivo).
- Livello 2 – Automazione parziale (sterzo e accelerazione assistiti).
- Livello 3 – Automazione condizionata (l’auto può guidare da sola in certi contesti).
- Livello 4 – Alta automazione (non richiede l’intervento umano in aree specifiche).
- Livello 5 – Automazione completa (nessun volante o pedali).
Attualmente, le auto commercializzate sono al livello 2 (come Tesla Autopilot o Mercedes Drive Pilot in Europa), mentre i test su livelli 4 e 5 sono in corso in città come San Francisco, Pechino, Berlino.
Dove si sperimentano oggi?
Le principali città pioniere nella sperimentazione della guida autonoma sono:
- San Francisco e Phoenix (USA) – Test avanzati con robotaxi di Waymo e Cruise.
- Stoccarda e Amburgo (Germania) – Progetti Mercedes e Bosch su trasporto urbano autonomo.
- Shanghai e Shenzhen (Cina) – Test pubblici di Baidu e Pony.ai.
- Milano e Torino (Italia) – Progetti pilota supportati da università e aziende automotive.
Guida autonoma in Italia: a che punto siamo?
L’Italia sta muovendo i primi passi nel settore, puntando su sperimentazioni controllate:
- Torino è stata la prima città italiana a testare navette autonome su percorsi prestabiliti.
- Il Ministero delle Infrastrutture ha autorizzato test di veicoli a guida autonoma su strada, con presenza obbligatoria di un operatore a bordo.
- Collaborazioni tra Politecnico di Milano e case automobilistiche stanno sviluppando software di AI per la mobilità urbana intelligente.
Vantaggi e sfide dei veicoli autonomi
Vantaggi
- Riduzione degli incidenti (90% causati da errore umano)
- Miglior accessibilità per anziani e disabili
- Efficienza nei trasporti urbani e logistici
- Ottimizzazione dei consumi e minor traffico
Sfide
- Normative complesse e ancora in via di definizione
- Costi elevati di sviluppo e manutenzione
- Problemi etici e responsabilità legali
- Accettazione sociale e fiducia degli utenti
Il futuro della guida autonoma
Secondo le previsioni di McKinsey e Deloitte, entro il 2035 potremmo vedere fino al 40% dei veicoli circolanti dotati di tecnologie autonome avanzate, con un forte impatto su:
- Servizi di mobilità condivisa (robotaxi)
- Logistica e trasporti su lunga distanza
- Urbanizzazione intelligente
In uno scenario di città smart, l’auto a guida autonoma non è solo un mezzo, ma un nodo connesso in una rete urbana sostenibile e intelligente.
La guida autonoma rappresenta una rivoluzione culturale e tecnologica, pronta a cambiare il modo in cui viviamo la mobilità. I progressi sono concreti, ma le sfide restano. La strada è ancora lunga, ma la direzione è chiara: verso un futuro in cui la tecnologia guida davvero.