
Le auto elettriche non sono una moda recente, e nemmeno una trovata green degli ultimi anni. In realtà, la loro storia è sorprendentemente lunga e affascinante: un percorso a ostacoli iniziato nell’Ottocento, interrotto bruscamente nel Novecento e oggi tornato prepotentemente alla ribalta.
Ecco come siamo arrivati a parlare di sostenibilità, ricarica veloce e zero emissioni.
I primi vagiti dell’elettrico: più vecchio della benzina
Sembra incredibile, ma la prima auto elettrica funzionale risale alla metà del XIX secolo. Già nel 1835, venivano testati piccoli veicoli elettrici alimentati da batterie rudimentali.
Tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900, le auto elettriche erano considerate più moderne, silenziose e pulite rispetto ai veicoli a vapore o a benzina. In città come New York, molte carrozze erano già elettriche.
Ma il destino stava per cambiare: l’invenzione dell’avviamento elettrico e la produzione di massa delle auto a combustione segnarono l’inizio del declino per l’elettrico.

Un lungo silenzio: il dominio del motore termico
Per gran parte del Novecento, il motore a scoppio regnò incontrastato. L’autonomia limitata delle batterie, la mancanza di una rete di ricarica e il costo elevato misero in secondo piano ogni tentativo di sviluppare veicoli elettrici.
Solo in periodi di crisi energetica, come negli anni ’70, si tornò a parlare timidamente di alternative al petrolio. Ma erano ancora esperimenti, spesso poco pratici e lontani dal gusto del pubblico.
Anni 2000: le prime vere auto elettriche moderne
È solo all’inizio del nuovo millennio che le auto elettriche iniziano a riprendere davvero quota. La prima spinta concreta arriva con la Toyota Prius nel 1997: una vettura ibrida, che combina motore elettrico e benzina. È un successo globale e rappresenta il primo passo verso l’elettrificazione di massa.
Ma la svolta vera arriva nel 2008. Una startup californiana, fino a quel momento semi-sconosciuta, lancia il Tesla Roadster: la prima auto elettrica sportiva con oltre 300 km di autonomia. Un cambio di paradigma.
Tesla rompe gli schemi:
– L’auto elettrica diventa desiderabile, non solo ecologica
– Introduce aggiornamenti software via internet (OTA)
– Costruisce una rete proprietaria di Supercharger in tutto il mondo
– Il marchio fondato da Elon Musk cambia per sempre l’immagine della mobilità elettrica.

Dal 2010 a oggi: l’elettrico entra nella vita quotidiana
Negli ultimi 15 anni, la crescita dell’auto elettrica è stata esponenziale. I motivi sono tanti:
– Tecnologie delle batterie sempre più avanzate
– Incentivi statali e bonus rottamazione
– Crescita della sensibilità ambientale
– Maggiore disponibilità di modelli per tutte le tasche
I modelli che hanno segnato l’ultimo decennio:
Renault Zoe: tra le prime citycar elettriche accessibili in Europa
Nissan Leaf: best-seller globale con oltre 500.000 unità vendute
Tesla Model 3: l’auto elettrica più venduta al mondo nel 2021-2023
Volkswagen ID.3 e ID.4: simbolo della svolta green di uno dei colossi storici dell’automobile
Fiat 500e: la scommessa italiana sull’elettrico urbano
Oggi, praticamente tutte le case automobilistiche hanno almeno una linea elettrica nel proprio listino. E non si tratta più solo di citycar: SUV, berline, sportive e persino furgoni commerciali sono ormai disponibili in versione 100% elettrica.
Italia e mobilità elettrica: a che punto siamo?
Anche il nostro Paese sta facendo progressi, seppur a ritmi più lenti rispetto al Nord Europa.
Alcuni dati chiave:
Nel 2024, oltre il 7% delle immatricolazioni in Italia è elettrico puro (BEV)
Le città più elettrificate sono Milano, Roma, Torino e Bologna
Cresce il numero di colonnine pubbliche: oltre 50.000 punti di ricarica attivi
Grazie ai fondi del PNRR e agli incentivi regionali, il 2025 potrebbe essere l’anno della svolta anche per il mercato italiano.
Il futuro? Connettività, autonomia e rinnovabili
L’evoluzione dell’auto elettrica non si ferma alla batteria. I prossimi anni vedranno l’integrazione di tecnologie sempre più avanzate:
– Ricarica bidirezionale (vehicle-to-grid): le auto che restituiscono energia alla rete
– Batterie allo stato solido: più leggere, sicure e capaci
– Guida autonoma e connettività totale
– Integrazione con smart city e fonti rinnovabili
– Le auto elettriche saranno hub intelligenti su quattro ruote, interconnessi e parte attiva nella gestione dell’energia.
In conclusione: un ritorno che sa di futuro
L’auto elettrica non è un’invenzione del futuro: è un’idea antica che ha trovato oggi il suo momento perfetto.
Dopo quasi due secoli di storia, l’elettrico è tornato a prendersi la scena, questa volta per restare. Più che una tendenza, è una nuova normalità, sempre più sostenibile, silenziosa e tecnologicamente evoluta.